A me stesso del 2035, se ci arriverò non dematerializzato. Sei a poche ore dal compiere 50 anni, spero che queste parole ti trovino in forze, ma, più importante, soprattutto amato (o meglio cosciente di esserlo), vivo: non ancorato alle cose ma vivificato dalle relazioni.

Domani spegnerò 40 candeline: mi ritrovo grato di una vita ricolma di doni, più grandi e belli di quelli che avrei potuto immaginare, chiedere, desiderare; ho ricevuto tutto, in sovrabbondanza.

Se la vita fosse un videogame il cui scopo fosse raggiungere obiettivi, ricevere doni, potrebbe concludersi oggi stesso. I Doni, quelli con da D maiuscola, sono fatti per moltiplicare vita: devono essere condivisi, portare luce negli angoli bui, dentro e fuori di noi.

Dunque l’obiettivo è ricevere per ritornare. Ti auguro, a te cinquantenne, di avere tante rughe, di essere stanco e felice, di dimostrare cent’anni. Una vita spesa per qualcuno e non trattenuta.

Chi trattiene la propria vita per sé la perderà, giusto? Ne ho già le prove tangibili.

Obiettivo: lasciare un cesto ricolmo.